martedì 11 settembre 2012

Lo spinning in mare - parte undicesima



TECNICHE DI PESCA CON GLI ARTIFICIALI
NEL MEDITERRANEO

LO SPINNING IN MARE
Parte undicesima



Ulteriori note sul Catch & Release. Letteralmente “Cattura e Rilascia” e sul suo significato e la sua necessità di applicazione in mare credo che si sia già detto abbastanza; solo un’ignorante può pensare che le sue risorse siano infinite e che non vi sia la necessità di applicare il C&R! Innanzitutto vi è il problema della fascia costiera: qualsiasi biologo marino sa bene che, indipendentemente della sua apparente uniformità, il mare è un sistema complesso e certamente non meno differenziato della stessa terraferma. Nel sistema ecologico la fascia costiera (un’area che può essere intesa da zero alle 12 miglia verso il largo) rappresenta un luogo critico, almeno dal punto di vista della gestione delle risorse ittiche; tale fascia è ristretta a non più dell'1% dell'intera superficie oceanica, ma nella quale si ritrova oltre il 90% della vita marina; pertanto non ha senso parlare di protezione del mare senza considerare in primis il ruolo della fascia costiera. 

Lo spinning in mare - parte decima



TECNICHE DI PESCA CON GLI ARTIFICIALI
NEL MEDITERRANEO

LO SPINNING IN MARE
Parte decima


Ancora sul Catch & Release. Nella parte precedente, in merito alle 7 regole fondamentali del C&R ho omesso di dire che, in realtà, le regole sono 8. L’ottava, che a tutti gli effetti dovrebbe essere la prima, riguarda l’uso dell’amo singolo. Immagino che a questo punto siate cascati dalla sedia: sostituire le ancorette con l’amo singolo????? Orrore!!! Beh, provate ad immaginare che questa sostituzione, se fatta correttamente, è l’unica cosa che vi permetterà di ridurre al minimo il rischio di perdere un pesce sulla ferrata e sul combattimento! E tutto questo anche a monte di un uso barbless (senza ardiglione) e dell’utilizzo di un solo amo in coda!
Considerate che su questa affermazione non ho paura di smentita e potrei sfidare qualsiasi prova, con qualsiasi pesce! 

sabato 8 settembre 2012

Lo spinning in mare - parte nona



TECNICHE DI PESCA CON GLI ARTIFICIALI
NEL MEDITERRANEO

LO SPINNING IN MARE
Parte nona



Catch & Release. Credo di essere stato uno dei primi, in Italia, a scrivere articoli sul Catch & Release, pubblicati ormai da oltre dieci anni e, onestamente, ero convinto che almeno le “basi culturali” della ricerca scientifica anglosassone fosse stata metabolizzata dagli angler nostrani! Si dice che i luoghi comuni siano i più difficili a morire e niente è più vero di questa affermazione: il bestiario sul C&R, oggi come allora, fomenta ed eccita il sottoproletariato culturale dello spinning! Mi consola, però, vedere che nelle nuove generazioni di spinner questa sensibilità si diffonde e quanto segue è fondamentalmente dedicato a loro.

venerdì 7 settembre 2012

Lo spinning in mare - Parte ottava



TECNICHE DI PESCA CON GLI ARTIFICIALI
NEL MEDITERRANEO

LO SPINNING IN MARE
Parte ottava




Il jigcasting. Sembra ieri, ma sono trascorsi quasi venti anni! A farmi balenare l'idea del "jigcasting", verso la metà degli anni '90, fu un'insieme di coincidenze fortuite. Non avevo ancora cominciato a pescare a mosca, ma di quella tecnica invidiavo maledettamente la bellezza estetica dell'attrezzatura, l'eleganza dell'azione di lancio e la qualità delle mosche da mare, con la loro capacità di poter imitare tutto o quasi nelle forme e nei colori; dovete immaginare che, a quei tempi, il panorama degli artificiali da spinning era disarmante: ciò che si trovava nei negozi di pesca specializzati in mare proveniva in primis da Rapala ed Abu Garcia e spesso si trattava di artificiali pensati per la traina, con scarse capacità di lancio, oppure di artificiali da acque interne adattati all'uso in mare.